Scultore italiano. Allievo del Giambologna,
collaborò con questi e alla sua morte gli succedette nell'incarico di
scultore di corte, proseguendone il tardo manierismo, contraddistinto da linee
eleganti e pulite. Realizzò soprattutto opere in bronzo, nella cui
lavorazione si destreggiò con notevole maestria; tra le più note,
citiamo: i
Quattro mori incatenati (1614-24) per la base del monumento a
Ferdinando I a Livorno, fatto da G. Bandini, le fontane gemelle con mostri
marini, poste nella piazza della Santissima Annunziata a Firenze (1629), le
statue di Ferdinando I e Cosimo II per la cappella dei Principi in San Lorenzo a
Firenze, un crocifisso per la chiesa dell'Escorial e i monumenti equestri a
Filippo III (1606-13) e a Filippo IV (1634-40) a Madrid (Carrara 1577 - Firenze
1640).